Gian Maria Tosatti (Roma, 1980) è un artista visivo italiano, giornalista e saggista

Si è formato artisticamente tra Pontedera, Varsavia e Roma nel territorio della performance. Ha vissuto a New York tra il 2009 e il 2018. Vive attualmente a Napoli. I suoi progetto sono lunghe indagini su precisi argomenti relativi al concetto di identità, dal punto di vista politico e spirituale. Il suo lavoro consiste principalmente in grandi installazioni site specific, concepite per interi edifici o aree urbane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità dei luoghi per cui le opere vengono sviluppate.

I suoi progetti sono lunghe indagini su specifici problemi legati al concetto di identità, dal punto di vista politico a quello spirituale. Ne emerge una ricerca pervasa da un profondo senso della Storia.
Le sue opere sono principalmente grandi installazioni ambientali concepite per interi edifici o aree urbane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità dei luoghi in cui i progetti vengono sviluppati.
Nel 2014 la rivista internazionale Domus ha incluso la sua installazione “My dreams, they’ll never surrender” tra le dieci migliori mostre al mondo in quell’anno.

Nel 2015 ArtReview lo ha inserito tra i 30 artisti più interessanti della sua generazione (Future Greats).
Dal 2021 è il direttore artistico de La Quadriennale di Roma, l’istituzione nazionale dedicata alla ricerca sull’arte contemporanea italiana e alla sua promozione internazionale.
Nel 2022 è stato il primo artista nella storia della Biennale di Venezia a rappresentare l’Italia come unico artista nel padiglione nazionale.
Tosatti è direttore della rivista istituzionale Quaderni d’arte italiana ed è editorialista per il Sole24Ore e per il Corriere della Sera. E’ autore di saggi su arte e politica.

Nel 2014 Domus menziona la sua opera My dreams, they’ll never surrender (intervento permanente presso Castel Sant’Elmo a Napoli), tra le 10 mostre migliori al mondo per quell’anno. Nel 2015 la rivista internazionale ArtReview lo ha inserito nella lista dei 30 artisti più interessanti artisti al mondo della sua generazione (Future Greats). Ha lavorato per un anno nella Jungle di Calais realizzando interventi ambientali che sono attualmente l’unica testimonianza visibile dell’esistenza di quella città.

Dal 2021 è direttore artistico della Quadriennale di Roma.
Nel 2022 è l’unico artista del Padiglione Italia alla 59° Biennale di Venezia.
Ha sviluppato mostre e progetti personali presso l’Hessel Museum del CCS BARD (New York – 2014), il museo MADRE, (Napoli - 2016), il Lower Manhattan Cultural Council (New York - 2011), l’A4 Arts Foundation (Cape Town - 2019), Manifesta 12 (Palermo-Catania, 2018), l’Homo Novus Festival (Riga – 2018) il Museo Archeologico di Salerno (Salerno – 2014), la Fondazione Morra (Napoli - 2013-2016), il CIAC (Genazzano, Roma – 2009) e la Galleria Lia Rumma (Napoli, 2017). Il suo lavoro è stato esposto alla Galleria Nazionale (Roma – 2017, 2018), al Petah Tikva Museum of Art (Petah Tikva - 2017), all’American Academy in Rome (Roma – 2013), al Museo Villa Croce (Genova – 2012), al Palazzo delle Esposizioni (Roma - 2008), al Chelsea Art Museum (New York - 2009), alla BJCEM (2014), alla Castelli Gallery (New York – 2019) e in altri luoghi nazionali e internazionali. Come curatore ha realizzato alcuni progetti come
Reload – prototipo d’intervento urbano (Roma - 2011), momento di indagine sulla generazione di artisti e curatori del XXI secolo nella città di Roma (17 mostre e due convegni internazionali) e la mostra Nowhere – Now here – No we’re alla A4 Arts Foundation (Cape Town – 2019).

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