"Senza titolo, rivelazione di uno spazio domestico" è un progetto che nasce nel tempo dell’isolamento per la pandemia, durante il quale riflettere sulla questione dell’abitare – più che una scelta – ha assunto il senso di una risposta agli eventi. Il progetto, infatti, scaturisce dalla condizione di totale impossibilità di accedere ai materiali della pratica artistica dell’autore. Lo studio, la prima stanza disegnata, da luogo usuale di lavoro è diventato l’oggetto e, insieme, il materiale dell’opera. Lo sguardo rivolto alla stanza-atelier si è poi indirizzato in modo radicale all’appartamento di cui lo studio fa parte. Rappresentare gli spazi, per riconoscerli e nominarli, è diventato un gesto di interpretazione del vissuto. La questione dell’abitare ha assunto oggi il ritorno alla dimensione privata a cui è stato necessario abituarsi, in particolare nello spazio privato (reso performativo nelle skypecall) e nella dimensione dello smart-working (spazio per sé). La dimora è il luogo in cui si sovrappongono traiettorie esistenziali: osservare con sguardo meticoloso lo spazio domestico ha assunto, nei mesi della pandemia, le caratteristiche di una pratica costante di costruzione e di progetto. Assumendo il senso della cura del luogo in cui l’artista vive, la pratica quotidiana del disegno del domestico e delle sue suppellettili è divenuta cura dello spazio, in cui ciascuno sviluppa e negozia le relazioni tanto con il dentro quanto con il fuori e, quindi, cura del sé.
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Istituto Italiano di Cultura di Berlino
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Hildebrandstraße 2, 10785 Berlin, Germania
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28 giugno – 31 luglio 2022