“Napoli è senza dubbio una delle città più stimolanti del mondo, uno tsunami di gioia esuberante e caos malsano, la versione reale della Divina Commedia di Dante, tutto insieme: Inferno, Paradiso e Purgatorio. Quando Gramsci scrisse: “ Il vecchio mondo sta morendo. Quello nuovo tarda a comparire. E in questo chiaroscuro nascono i mostri” stava pensando all’Italia o a Napoli? Quando Giuseppe Ungaretti scrisse la magnifica poesia “M’illumino d’immenso” stava pensando a Napoli?
Ma per favore ditemi chi ha creato Napoli? E per chi? E a quale scopo? Perché Napoli?
Solo una città come Napoli innesca queste domande esistenziali perché Napoli non è una città, Napoli è un universo dove ci si perde appena vi si entra e da cui non c’è ritorno”.
Alfredo Jaar, gennaio 2016