La Galleria Lia Rumma di Milano è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista sudafricano William Kentridge dal titolo Triumphs, Laments and other Processions, che inaugurerà il prossimo 9 aprile.
La pratica artistica di Kentridge, è noto, si muove su più territori – dalle incisioni al teatro delle ombre, dai disegni ai film animati, dalle sculture agli arazzi fino alle produzioni realizzate per i teatri d’opera e alle grandi installazioni.
Ad accogliere e circondare gli spettatori al piano terra della galleria è la video installazione More Sweetly Play the Dance, presentata in anteprima nel 2015 all’Eye Film Institute di Amsterdam, che si snoda come una fisarmonica su otto grandi schermi. Una parata di ballerini, porters e immagini animate attraversano lo spazio e la storia al suono di una musica struggente e ritmica, rievocando marce politiche e migrazioni, conflitti e povertà, morte e lotte civili.
I piani superiori, invece, ospitano i disegni a carboncino su fogli di vecchi registri contabili, gli inchiostri preparatori, le sculture, gli arazzi e i cut-out creati per quello che si annuncia come uno degli eventi artistici più importanti del 2016: Triumphs & Laments: a project for Rome, un progetto site specific ispirato alla storia millenaria della città che si sta realizzando sui muraglioni del Lungotevere, nel tratto fluviale tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. Si tratta di un fregio monumentale di 550 metri che si rivelerà grazie alla pulitura della patina biologica accumulata sulle mura di travertino e che presenterà una “processione” di 80 figure alte fino a 12 metri, raffiguranti i trionfi e le sconfitte della città eterna, dalla morte di Remo alla morte di Pier Paolo Pasolini, dal bombardamento del quartiere San Lorenzo ai personaggi della Dolce Vita.
Un’impresa epica a suo modo, eppure impermanente, che svanirà via via con il passare del tempo.
L’inaugurazione di Triumphs & Laments: a project for Rome è prevista per il 21 e 22 aprile, una data significativa, la prima,  in cui si celebra la fondazione della città di Roma. Il progetto, come in un’opera totale, sarà completato da una serie di eventi musicali e performativi sotto la direzione del compositore sudafricano Philip Miller, in collaborazione con musicisti di strada che lavorano in Italia e con il team musicale che da anni segue William Kentridge. Processioni in movimento di grandi ombre danzanti sulla scenografia composta dai fregi e musica dal vivo animeranno i due giorni di apertura.

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