Il Silicato idrato di allumina, più ferro, più impurità, scalda e offre immagini stellari felici...
La Galleria regala ospitalità... torna al rapporto e riguarda al passato, ecco i tubi dalmine, ecco i morsetti, la gomma, il cemento... non sono qui... siamo arrivati alle ciotole, le amiche di Amalfi... di Lia, di Marcello, di Ableo... Ora attraversiamo il Cono di terracotta, forse non vedo lo spazio per la Pelle con resistenza... cerchiamo un altro spazio.
Incontreremo il remo, il giavellotto, l'impugnatura, e forse saluteremo la pergamena con la stella vuota... forse la vedremo fare affiorare il portatore di memoria... sì, il fosforo.
Altra stella di cinque giavellotti intrecciati... sì, ricordo il 1974, la prima stella di giavellotti che blocca le cinque traiettorie e si propone come immagine che concentra le energie.
Il percorso si regola sulle “opere” non organizzate... da in fondo allo spazio si arriva a fiancheggiare le altre due sale dove le trame si accorpano e poi...
Gilberto Zorio, ottobre 2023
La Galleria Lia Rumma di Napoli inaugura, domenica 29 ottobre 2023, la terza mostra personale dell’artista Gilberto Zorio dal titolo: Le memorie scavalcano il presente e attivano il futuro...
L’installazione è pensata come un viaggio nel mondo alchemico di Gilberto Zorio, uno dei protagonisti dell’Arte Povera, tra stelle, torri, giavellotti, remi e canoe, coni, pelle, suoni e parole.
Vero e proprio maestro del processo creativo come continua trasformazione di elementi chimici quali lo zolfo, il fosforo, l’alcol, Zorio combina questi materiali con altri di diversa natura, come l'incandescenza e l'arco voltaico, o a strumenti industriali. Dando vita a opere che sono a loro volta in costante azione e mutamento. “I materiali parlano, basta saperli ascoltare” ha raccontato più volte l’artista.
Oltre alla Ciotola Fluorescente (1968) citata nel testo di Zorio in apertura, la mostra presenta una serie di opere storiche dal 1968, anno della mostra Arte Povera + Azioni Povere ad Amalfi, dove Zorio ha iniziato il suo legame con Marcello e Lia Rumma, insieme ad altre realizzate in momenti successivi, concepite dall’artista quasi come un unico lavoro. Allestite nei diversi ambienti della galleria, in una sorta di presente continuo, le opere attivano un’oscillazione temporale e spaziale, segnando un tempo circolare nel quale, come recita il titolo, Le memorie scavalcano il presente e attivano il futuro... “I miei lavori – spiega Zorio – sono essi stessi energia perché sempre viventi o in azione, o futuribili”.